LA  GRANDE  TRADIZIONE  DELL'
         ARGENTERIA  FIORENTINA


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Tradizione dell'Argenteria Fiorentina


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Sono per lo più opere di argenteria sacra ad essere giunte fino a noi dal passato, in quanto più difese dalla comunità dei fedeli per la coralità del loro interesse, e poi perchè quelle profane sono state più soggette a dispersioni per le alterne vicende della fortuna delle famiglie e i cambiamenti di gusto o per eventi bellici o catastrofici. Caduta la Repubblica, Cosimo I de' Medici, granduca, nel 1537 assunse il governo di Firenze e dette vita ad una corte destinata a diventare tra le più raffinate del tempo. Il suo orafo pricipale fu Benvenuto Cellini cui si affiancarono anche artefici forestieri. Francesco I nel 1572 fondò le Officine Granducali ove giunsero argentieri e
gioiellieri famosi da ogni parte d'Europa onde creare oggetti di grande lusso per la corte. Ferdinando I, successivamente, nel 1588, le riorganizzò e nel 1593 impose che tutti gli argentieri, gioiellieri e orafi operanti a Firenze trasferissero le loro botteghe sul Ponte Vecchio, con l'evidente scopo di riunirle in un'area il più circoscritta possibile, per meglio controllare la correttezza del loro operato. Sono ancora manufatti sacri o devozionali che, anche nei secoli successivi fin quasi al nostro tempo, testimoniano l'alto prestigio mantenuto dall'argenteria fiorentina. Basti ricordare l'altare della Cappella della Madonna alla Santissima Annunziata, alla cui realizzazione, a partire dal 1600, contribuirono Egidio Leggi, l'architetto e progettista di oreficerie Matteo Nigetti e, nel 1835, la bottega dei Guadagni e il cesellatore Giovanni Stanghi. Sempre nella basilica della Santissima Annunziata, fondamentali per la storia dell'arte fiorentina, sono il ciborio dell'altare maggiore, del 1655, opera di Giovan Battista e Marc'Antonio Merlini, su disegno di Alfonso Parigi, ed il sottostante paliotto, del 1680-1682, opera di Arrigo Brunich su disegno di Giovan Battista Foggini, direttore artistico delle officine di corte, che informò del suo stile tutta la produzione artistica fiorentina.


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