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Consorzio "Ariento"
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Tradizione dell'Argenteria
Fiorentina
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immediatamente che occorreva anche testimoniare
tangibilmente la propria presenza, così come
accadde nel Rinascimento quando gli orafi contribuirono,
in qualità di patroni, alla realizzazione e alla
cura di iniziative benemerite, il Consorzio Ariento ha
cominciato ad impegnarsi per dimostrare che gli storici
rapporti tra la città, le sue imprese e la cultura
possono essere, non solo mantenuti, ma addirittura
rinsaldati. Per citare un esempio antico basti
ricordare che, in riconoscimento dell'importanza che
argentieri, orafi e gioiellieri avevano all'interno
dell'Arte di Por Santa Maria, alla prima bambina accolta
nell'Ospedale degli Innocenti, realizzato da Brunelleschi
e di cui quell'Arte ebbe il patronato, fu imposto il nome
di due pietre preziose: Agata Smeralda. Per arrivare
invece all'impegno del Consorzio dell'Ariento va detto
che nel giugno 1993, costituito da poco, volle celebrare
solennemente la riapertura della Galleria degli Uffizi,
colpita dall'attentato che, nel precedente maggio, tanti
danni aveva arrecato al patrimonio artistico fiorentino e
provocato vittime innocenti. Coniò così una medaglia d'argento, su modello
della scultrice Amalia Ciardi Duprè, con
l'immagine di Giuditta che uccide Oloferne, a
rappresentare la vittoria del bene sul male, e ne
curò l'offerta ai primi mille visitatori degli
Uffizi, sede anche antica delle botteghe granducali dei
maestri argentieri. Nel 1995, poi, l'"Ariento"
si offrì di restaurare a sue spese e con i suoi
argentieri un primo gruppo di opere antiche di argenteria
liturgica, gravemente danneggiate in quella medesima
tragica esplosione del 1993.
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